E
certo avrebbe ucciso ancora molti Peoni
il
veloce Achille se il fiume dai vortici profondi,
infuriato,
con voce d'uomo non gli avesse urlato
dai
fondo délia corrente: «Tu Achille
sei
più forte degli altri ma superi tutti
nelle
azioni atroci. E sempre gli dèi
ti
proteggono. Se il figlio di Crono
ti
permette di annientare i Troiani,
rivela
almeno il tuo coraggio lontano da me :
respingili
verso la pianura. Le mie correnti
amabili
sono ormai piene di morti
e
non posso più versare le mie acque nel mare
divino.
La tua strage è grave. E
vattene ora.
Basta, la tua presenza qui mi ripugna,
comandante
di eserciti». E Achille rispose:
«
Sarà come vuoi, Scamandro nutrito da Zeus.
Ma
non smetterò di uccidere i Troiani prepotenti
prima
di averli cacciati dentro la città,
fino
a quando non potrò misurarmi con Ettore
in duello. Uno dei due deve
morire».