Athéna verse l'ambroisie sur Achille

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LIBRO XIX
 
Atena versa ambrosia sul corpo di Achille
versi 340-367
 

 Mentre erano in lacrime, Zeus ebbe pietà di loro

 e disse rapido ad Atena: «Hai abbandonato

 il tuo eroe? Non ami dunque più Achille, figlia?

 Egli è davanti alle navi e piange il suo amico.

 Gli altri vanno a mangiare, egli no.

 Versagli nel petto nettare e ambrosia

 e la fame non potrà abbatterlo». Così dicendo

 incitò Atena ansiosa che corne un falco dalle lunghe

 ali, con alto grido, scese dal cielo

 attraverso l'aria. Gli Achei si arrnavano veloci

 nel campo. Atena versò nettare e amabile ambrosia

 ad Achille : la fame non gli avrebbe piegato

 più le membra, poi tornò dal potente padre.

 I Greci intanto si riversavano fuori dalle navi.

 Come quando i fiocchi di neve scendono fitti,

 gelidi, sotto la furia di Borea,

 così venivano giù dalle navi eirni lucidi e scudi

 e forti corazze e lance. Al cielo

 giungeva il riverbero luminoso e la terra

 rideva al luccicare del bronzo. Si udiva il rumore

 dei piedi dei soldati. E il glorioso Achille

 si armava con gli altri Greci. I suoi occhi

 mandavano lampi di fuoco, i denti stridevano

 e sentiva angoscia nel cuore.