Ettore
era tra i prirni col suo scudo rotondo.
Corne
fra le nubi appare lucente l’astro
di
sventura e a volte s'immerge, fra la loro ombra,
così
Ettore ora appariva tra i primi
ora
fra gli ultirni. E dava coniandi e tutto di bronzo
brillava
simile a lampo di Zeus. Corne i mietitori,
l’uno
di fronte all’altro, seguono il solco
nel
campo d'un uomo felice, ricco di frumento
e
d'orzo, e cadono fitte le spighe,
così
Troiani e Achei facevano strage
spinti
gli uni su gli altri. E nessuno di loro
tentò
la fuga mortale. La lotta si equilibrava.
I
combattenti s'infuriavano come lupi,
e
la Discordia dai lunghi lamenti
era
la sola dea a guardare felice tra i soldati.