Agamemmon consulte Nestor

Remonter

   
 
LIBRO X
 
Durante la notte Agamennone va da Nestore per riunire i comandanti dell'esercito
versi1-24
 

 Dormivano accanto allé navi vinti da doice sonno

 tutti i capi degli Achei; solo Agamennone,

 comandante dell’esercito, vegliava.

 Molte cose agitavano la sua mente.

 Corne quando lo sposo di Era scaglia fulmini

 e prepara forti rovesci di pioggia, grandine o neve

 che imbianca la campagna, o apre la bocca

 enorme per la guerra mortale, così Agamennone

 gemeva e tremava nel profonde del cuore.

 E guardando verso la pianura di Troia

 si meravigliava dei tanti fuochi accesi

 davanti a Ilio, del suono di flauti, di zampogne,

 del grido di gioia dei soldati. Ma se voltava

 lo sguardo al campo degli Achei, allé navi,

 si strappava i capelli, lamentandosi con l'altissimo

 Zeus e soffriva molto il suo cuore generoso.

 Poi questo gli parve il consiglio migliore :

 andare prima da Nestore e tentare con lui

 un piano di difesa contre la rovina dei Danai.

 Si alzò, mise intorno al petto una tunica

 e si legò i calzari ai piedi delicati.

 Poi si avvolse nella pelle rossiccia

 d'un grande leone, lunga fino ai piedi,

 e prese in mano la lancia.