Glauco,
figlio di lppòloco, e Diomede
si
trovarono sul campo ansiosi di combattere.
Erano
già vicini, andando l'uno contro l’altro,
quando
Diomede, abile nel grido di guerra,
disse
: « Chi sei tu, nobile fra gli uornini?
Non
ti ho mai visto prima nella battaglia
-
gloria
dei combattenti - . E ora primo
fra
tutti sfidi la mia lancia con coraggio.
Figli
di povera gente provano la mia forza;
ma
se tu sei un immortale sceso dal cielo
io
non voglio combattere con un dio.
Il
figlio di Driante, il forte Licurgo,
non
ebbe lunga vita dopo avère lottato
contro
gli dèi. Egli insegui una volta
le
nutrici di Dioniso in delirio sul sacro
Niseo.
Esse gettarono i tirsi a terra
battute
con un nervo di bue da Licurgo
omicida.
Spaventato, Dioniso s'immerse
nelle
onde dei mare. Teti l'accolse
ancora
pieno di paura e tremante
per
la minaccia di Licurgo. Gli dèi,
che
vivono lieti, furono presi dall’ira
contro
di lui, e il figlio di Crono gli toise la vista